Un Roost nel Parco Naturale Nieuwkoopse Plassen
4 marzo 2010
Il Gufo di palude si riproduce raramente nei Paesi Bassi, si contano circa 30 casi di nidificazione e anche quando sverna lo fa in piccolo numero che varia tra i 100 e 300 individui.
Nel sito web olandese Natuurmonumenten (Monumenti naturali) è stata riportata la notizia della presenza di un roost nel Parco Naturale “Nieuwkoopse Plassen”.
I ricercatori della società “Mammifero”, durante uno studio sull’ Arvicola del Nord Microtus oeconomus hanno scoperto un roost collettivo di 8 gufi di palude nell’area dietro l’ufficio gestione dei Ranger.
Un ringraziamento a Joep van de Laar per la gentile segnalazione
A plague of voles, an invasion of breeding Short-eared Owls Asio flammeus in the province of Friesland in 2014.
Kleefstra R, Barkema L, Venema DJ & Spijkstra-Scholten W, 2015. Limosa 88 (2): 74-82.
Con una popolazione riproduttiva di 30 coppie di gufi di palude nei Paesi Bassi negli ultimi anni, gli autori sono rimasti sorpresi di trovare fino a 80 coppie nella primavera del 2014. Più della metà di queste coppie ha nidificato all’interno della provincia di Friesland, dove in una vasta area raggiunse un alta densità l’arvicola comune Microtus arvalis. La maggior parte dei gufi (N=31) ha nidificato in terreni agricoli intensamente utilizzati e ha cominciato a occuparli tra il 16 aprile e il 25 giugno. Alcuni nidi sono stati trovati troppo tardi e la nidificazione non andò a buon fine a causa della falciatura, ma almeno 13 coppie hanno iniziato una seconda covata. Finalmente 21 coppie hanno prodotto 82-112 giovani, di cui 64 sono stati inanellati. Le borre e i resti di preda freschi trovati ai nidi, indicavano che la dieta era quasi interamente costituita di arvicole comuni. Una sera un maschio è stato osservato cacciare 11 arvicole al tramonto in un’ora in una zona di meno di 20 ettari, e dividere 10 di queste tra i suoi 5 pulli in un ordine quasi fisso. Nonostante l’elevata densità di arvicole, la condizione dei giovani (basata sul rapporto peso/lunghezza ala) era simile a quella di giovani gufi in uno studio francese.
Gli autori hanno pensato che questi gufi potessero provenire dalla Scandinavia settentrionale, dove la specie ebbe una stagione riproduttiva di grande successo nell’anno 2011. Essendo sia migratori e sia nomadi, questi uccelli probabilmente furono responsabili dell’affluenza nel Regno Unito (UK) nell’autunno 2011 e dei maggiori numeri osservati nei Paesi Bassi fin dal 2011. Una parte di quegli uccelli ancora vivi nel 2014 potrebbe aver scoperto i prati della Frisia (regione geografica costiera a sud-est del Mare del Nord), perforati dalle tane delle arvicole. Le cause del focolaio di arvicole, che è stato il più grande in decadi e durato più di un anno, sembrano rimanre poco chiare. Potrebbero essere dovute ad una combinazione di fattori, un inverno una primavera ed un’estate caldi e asciutti, unito alla profondità della rete fognaria e alle basse densità di animali (che possono mangiarsi arvicole) in questi prati.